Oggi sede della Pinacoteca comunale e di una delle più interessanti collezioni istituzionali sul ‘900, Palazzo Grignano (o Grignani, la grafia è mutata nei secoli) è uno dei cuori nobili della città.
Già a fine ‘700 il Marchese di Villabianca descrive la residenza del conte Grignano affacciata su piazza del Carmine, a fianco dell’antico convento dei frati carmelitani, accanto alla chiesa della Madonna Annunziata e al particolare campanile ottagonale. Il conte, quando i vicini Cappasanta si estinsero, assorbì anche il loro palazzo e creò una residenza enorme (pur salvando le due facciate distinte) con un rigoglioso giardino interno con viti, meli, fichi e melograni.
Oggi il palazzo si ospita nomi come Guccione, Sarnari, Sughi, Sironi, Lia Pasqualino Noto, gli artisti del Gruppo Forma (Accardi, Consagra, Sanfilippo). Tra i pezzi più interessanti, “I Naufraghi” di Cagnaccio di San Pietro (1934) e l’installazione “Sbarco a Marsala” commissionata ad Emilio Isgrò.
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