
La splendida villa dedicata al sindaco di Palermo, Pietro Bonanno, è un gioiello architettonico progettato dall’illustre architetto Giuseppe Damiani Almeyda nel lontano 1905. Situata nell’incantevole piazza della Vittoria, di fronte al maestoso Palazzo dei Normanni, rappresenta un’opera d’arte mirata a valorizzare l’area circostante.
L’edificio sorge su ciò che un tempo era conosciuto come il “piano del palazzo”, una parte significativa della storia cittadina che, grazie ai fondi europei, sta vivendo un nuovo rinascimento attraverso un’opera di valorizzazione. Tra le opere monumentali che si ergono in questa piazza, spiccano la casa del custode, anch’essa progettata dal genio di Almeyda, il busto in onore di P. Bonanno, firmato da Ernesto Basile, e il monumento a Filippo IV, un capolavoro scultoreo del XIX secolo realizzato dallo straordinario artista Nunzio Morello, concepito originariamente nel lontano 1661 da Carlo d’Aprile in collaborazione con i Serpotta.
Ma la piazza della Vittoria custodisce anche un tesoro nascosto: il complesso archeologico che svela il fascino delle antiche Case Romane. La loro scoperta avvenne per caso nel dicembre del 1868, durante i lavori per la visita dei reali d’Italia, Umberto I e Margherita di Savoia, grazie all’operato del Direttore delle Antichità di Sicilia, Francesco Saverio Cavallari. Emerse così il magnifico mosaico delle Stagioni (Edificio A), che nel 1874 fu trasportato presso il Museo Nazionale di Palermo, oggi conosciuto come Archeologico Regionale “Antonino Salinas”.
In quell’occasione, l’architetto Giovan Battista Filippo Basile studiò attentamente l’area, aggiungendo un altro capitolo affascinante alla storia di questo luogo ricco di storia e cultura.





