
Le radici antiche di Palermo si celano tra le sue strade e le sue piazze, dove i segni del passato risplendono ancora oggi. Nel cuore della città, lungo le vie che si intrecciano tra Piazza Indipendenza, Corso Calatafimi, Corso Pisani, Via Cuba, Via Cappuccini e Via Pindemonte, si trova un tesoro archeologico che parla di un’epoca lontana: la necropoli punica.
Risalente al VII secolo a.C., questo primo emporio punico si manifesta attraverso oltre settecento tombe che testimoniano le usanze funerarie e le diverse tipologie tombali di quei tempi. Dal 1746, anno delle prime scoperte durante la costruzione del Reale Albergo dei Poveri, fino ad oggi, l’area è stata oggetto di continue ricerche archeologiche, svelando segreti sepolti sotto la terra per secoli.
La necropoli, che abbraccia un periodo che va dalla fine del VII secolo a.C. agli inizi del III secolo a.C., offre uno spaccato unico sulla vita e sulle credenze dei primi abitanti di Palermo. Le sepolture, sia a camera ipogeica che inumazioni in sarcofago litico, parlano di rituali antichi e sacri, riflettendo la variegata cultura del tempo.
Nel 2004, un’intensa campagna di scavi ha portato alla luce circa 150 tombe, arricchendo ulteriormente la nostra comprensione di questo antico sito. Scoperte casuali, come la tomba a camera ipogeica rinvenuta durante i lavori per la rete idrica, hanno aggiunto ulteriori dettagli al mosaico storico della necropoli. Ogni tomba, ogni oggetto recuperato, è un frammento della storia millenaria di Palermo, una testimonianza tangibile dei suoi legami con il passato fenicio. Attraverso queste scoperte, l’antica città rivive, raccontando storie di vita, morte e spiritualità che risuonano ancora oggi tra le sue antiche mura.





